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Ma quanto costa un sito web?

punto interrogativo

Molti mi chiedono - sapendo che ho una web agency - ma quanto costa un sito web? Stando alle pubblicità in TV o a certe chiacchiere on line, bastano pochi spiccioli, per qualunque tipo di sito. Ma è davvero così?

Se arrivasse un alieno sulla Terra e vi chiedesse: "Quanto costa un litro di vino?" cosa rispondereste?

La risposta corretta è: "Dipende dal vino". Si parte da quello da tavola venduto in tetrapack e si arriva a quello d'annata battuto all'asta per cifre da capogiro. La scelta e l'acquisto di una bottiglia di vino, inoltre, è in relazione sia alle pietanze che deve accompagnare, sia alla disponibilità economica dell'acquirente, e magari anche all'occasione.

Anche nel progettare un sito web valgono queste considerazioni ed ecco che il costo di un sito dipende da tanti fattori. Anche nei siti web si può partire addirittura da zero (in termini di investimenti economici, ma non certo di tempo!) per un blog gratuito, sino ad arrivare a centinaia di migliaia di euro (per esempio per il sito di una banca on line), passando ovviamente per tutte le vie di mezzo. E, proprio come nel caso del vino, non sempre a un costo elevato fa riscontro una qualità elevata.

Un altro fattore da tenere in conto, poi, è il costo di un sito sbagliato: un'azienda o un professionista che scelgono di presentarsi sul web con un sito fatto male, pieno di errori (lingustici e /o tecnici), magari molto pesante da caricare, o che richiede tanti plug in aggiuntivi per essere visto, non è certo un bel biglietto da visita!

Un sito di e-commerce che non guida correttamente il visitatore nell'acquisto, rischia di ritrovarsi con tante visite, e pochi ordini.

Una intranet mal progettata può portare a un aumento di lavoro da parte del personale, anziché a uno snellimento delle pratiche.

calcolare un preventivo

Ma, allora, come valutare un preventivo?

Innanzi tutto, bisognerebbe partire dal presupposto che ogni sito è un progetto unico, e il preventivo va fatto analizzando col cliente le effettive esigenze e le diverse opzioni, anche in relazione al rapporto costi/benefici. Quindi c'è naturalmente una profonda differenza tra un listino on line e un preventivo redatto su misura.

Ecco quindi che nel valutare diverse offerte e preventivi bisogna prendere in considerazione molti aspetti: a partire dalla professionalità e competenza della web agency, dal tipo di servizio offerto, ai servizi accessori (per esempio, l'assistenza), i tempi di consegna, la presenza o meno di un contratto chiaro che stabilisca diritti e doveri di entrambe le parti (cliente e fornitore). Sempre tenendo presente che un preventivo per un sito si basa sostanzialmente sulle ore di lavoro previste per realizzare un determinato progetto (insomma, i siti web non si vendono un tot al chilo, né un tot a pagina!). Naturalmente il costo orario di uno studente (che tra l'altro non emette fattura) non è paragonabile a quello di un professionista, così come la qualità di una web agency seria non è la stessa di una che affida il lavoro a stagisti sottopagati o lo subappalta magari in India o Romania, dove il costo dei programmatori è di gran lunga inferiore (ma che possibilità c'è poi di mantenere standard di qualità elevati?).

Io consiglio sempre, inoltre, di guardare attentamente il portfolio lavori della web agency da contattare, per farvi un'idea della qualità dei siti realizzati, della tipologia di clienti seguiti, nonché dello stile grafico (tenendo presente che a volte è condizionato dai gusti del cliente).

Riporto qui di seguito un estratto dal libro Un sito su misura (pp. 57-60):

Copertina Un sito su misura

Come valutare un preventivo

Avete trovato su Internet un listino di siti web a prezzi stracciati, ma il professionista a cui vi siete rivolti vi ha chiesto più del doppio: come mai? Avrà dei prezzi troppo alti o vi sta offrendo un prodotto profondamente diverso da quello pubblicizzato nei listini on line?

Le voci di costo per il preventivo di un sito web possono essere molto variabili, da progetto a progetto; esse possono essere, inoltre, di due tipi: da pagare una sola volta, come «costo di attivazione» o da pagare periodicamente come costo di manutenzione.

I costi di attivazione possono riguardare:

  • lo studio di comunicazione: se c’è, deve essere fatto da personale competente e accompagnato da una relazione scritta;
  • la progettazione grafica: se si parla di personalizzazione grafica di modelli o template esistenti, dove per esempio potete solo cambiare i colori degli sfondi e dei testi e inserire il vostro logo, ha costi di gran lunga inferiori a una vera progettazione grafica solo per il vostro sito a partire dalle vostre esigenze o dallo studio di comunicazione;
  • la progettazione tecnica: il vostro sito ha solo pagine fisse (è un sito «statico»)? In questo caso preoccupatevi di stabilire chi e come potrà inserire eventuali variazioni nei testi o nelle immagini (vedi costi di manutenzione); il vostro sito sarà «dinamico» e avrà bisogno di un sistema di aggiornamento contenuti (Cms)? In questo caso, vi stanno proponendo uno schema fisso di informazioni da inserire o siete voi a definire in dettaglio le tipologie di contenuto (per esempio tutte le caratteristiche di un prodotto: colore, misura, peso, composizione, confezione, ecc.)? Se il vostro sito userà un Cms, ciò significa che i vostri dati saranno inseriti in un database: controllate che nei costi dell’hosting sia compresa questa voce. Maggiore è il grado di personalizzazione e dettaglio del Cms, maggiori sono i costi di realizzazione.
  • lo studio di usabilità e accessibilità: si tratta di due voci di costo quasi mai presenti, ma se lo sono devono essere svolte da personale qualificato e accompagnate da una relazione scritta; va inoltre specificato se saranno condotti dei test di verifica con utenti campione; riguardo l’accessibilità, se il vostro sito è soggetto alla normativa Stanca (cfr. Scheda 4.9), assicuratevi almeno che il sito rispetti i requisiti richiesti dal Regolamento specificando questa clausola nel contratto (cfr. 3.5) e facendola presente subito, sin dalla richiesta del preventivo;
  • testi e immagini: li fornite voi? Saranno da correggere, riscrivere, ridurre, ottimizzare? Le immagini sono libere da diritti? Se c’è personale qualificato che dovrà rivedere i vostri testi e adattarli al web, scegliere le foto e rimpicciolirle mantenendone la qualità per inserirle nel sito, questo è un lavoro in più che va considerato. Lo stesso dicasi per eventuali traduzioni in altre lingue. Se non avete immagini di vostra proprietà da inserire, mettete sempre in chiaro la natura delle immagini utilizzate: seil progettista usa immagini protette da copyright senza pagarle, la responsabilità per eventuali danni cade anche su di voi.
  • promozione del sito: incide sia sui costi di attivazione sia su quelli di manutenzione; in fase di progettazione del sito, l’inserimento di descrizioni e parole chiave e altri accorgimenti in punti strategici è importante ai fini dell’indicizzazione nei motori di ricerca; la registrazione manuale sui motori di ricerca e sui portali di settore va fatta appena il sito è on line, eventualmente insieme ad altre forme di promozione (comunicati stampa, interviste, pubblicità su altri siti o su altri media); qualcuno di questi servizi è previsto nel vostro preventivo?


I costi di manutenzione sono periodici e possono riguardare:

  1. hosting o housing (cfr. 3.3): voce indispensabile alla vita di un sito che, dopo essere stato progettato, deve essere ospitato da un server. I costi per l’hosting sono molto variabili, partendo da un minimo di 10 euro l’anno, per arrivare anche a 10.000 o più. Molto dipende sia dalle caratteristiche tecniche, sia dal tipo di assistenza. Va da sé che gli hosting a prezzo stracciato hanno un’assistenza ridotta all’osso e poche possibilità di personalizzazione.

    Controllate anche se i costi riportati sul preventivo o sul listino sono annuali o mensili.

    Fra le caratteristiche dell’hosting ci possono essere:

    • - registrazione nome di dominio: assicuratevi che il dominio sia registrato a vostro nome o a quello della vostra azienda, e non, come spesso accade, a nome del provider o dell’agenzia che realizza il sito;
    • - tipo di server (Windows, Linux, Unix);
    • - traffico/banda;
    • - spazio disco: spazio concesso al sito; se conterrà molte immagini e molti documenti, avrà bisogno di parecchio spazio (ma sono valutazioni che dovrà fare il vostro progettista);
    • - spazio/tipologia database: altro elemento utile per confrontare i vari preventivi o listini; l’esigenza del vostro sito lasciatela valutare al vostro progettista;
    • - account e-mail Pop3 (mailbox utilizzabili con un programma di posta, tipo Outlook): quanti? con che spazio?
    • - webmail: possibilità di accedere alla posta dal web, per esempio quando siete fuori casa/ufficio e non disponete del vostro programma di posta;
    • - antivirus e antispam sulle caselle e-mail: si tratta di filtri molto utili che agiscono sulla posta prima che venga scaricata sul vostro computer;
    • - statistiche di accesso: servono per controllare gli accessi sul vostro sito e quindi valutarne l’efficacia;
    • - tipi di collegamento per la gestione da remoto;
    • - accont FTP: serve per collegarsi al sito ed effettuare modifiche; se si tratta di un progetto particolarmente elaborato su cui lavoreranno più persone, è preferibile disporre di più account, altrimenti ne è sufficiente uno;
    • - supporto per linguaggi Perl, php e Python, estensioni per Microsoft FrontPage, cgi-bin, ecc.
  2. posizionamento sui motori di ricerca: è un servizio professionale svolto da personale specializzato; per ottenere risultati efficaci (per esempio, essere fra i primi 20 risultati per una determinata parola chiave) può richiedere investimenti onerosi, con costi variabili a seconda del numero e del tipo di parole chiave (più è inflazionata una parola chiave, più costa); alcune società che offrono questo servizio propongono il pacchetto «soddisfatti o rimborsati», impegnandosi così a mantenere le promesse fatte; poiché è un servizio che va svolto con regolarità, esso va considerato fra i costi periodici.
  3. aggiornamento dei contenuti: se il preventivo riguarda un sito dinamico, sarete voi o il vostro staff a inserire o correggere testi e immagini; altrimenti, per fare queste modifiche dovrete rivolgervi al professionista che ha realizzato il sito; quanto vi costerà?
  4. manutenzione tecnica e assistenza: se il sito dovesse avere dei problemi, se vorrete creare nuove sezioni, potrete contare sempre sull’ausilio di chi vi ha creato il sito e godere della sua assistenza a prezzi ragionevoli?