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Il fascino degli spilloni da cappello

Un accessorio d’altri tempi

Collezione di spilloni

Gli spilloni da cappello, un tempo indispensabili per la moda femminile, sono oggi affascinanti oggetti da collezione che raccontano una storia ricca e a volte sorprendente. Nei primi del Novecento, questi accessori erano molto più di semplici fermagli: erano un simbolo di eleganza, autonomia e, in alcuni casi, autodifesa.

Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, i cappelli da donna erano diventati sempre più grandi, elaborati e sfarzosi. Piume, fiori, nastri e veli adornavano le tese ampie, rendendo questi copricapi delle vere e proprie opere d'arte. Per tenere fermi questi pesanti e voluminosi cappelli sulle acconciature complesse dell'epoca, servivano degli strumenti adeguati. È qui che entrano in gioco gli spilloni da cappello.

Questi aghi lunghi e sottili, che spesso superavano i 20-30 centimetri, venivano infilati attraverso il cappello e l'acconciatura per assicurare una tenuta stabile. La parte più visibile e decorata era la testa dello spillone, che poteva essere un vero e proprio gioiello. Le teste erano realizzate con una varietà incredibile di materiali, dalle più semplici in metallo, legno o bachelite, a quelle più preziose in oro, argento, smalto, conchiglia, avorio e ornate di perle, diamanti, strass e pietre dure.

Ogni spillone era un'espressione della personalità e del gusto di chi lo indossava. Le donne potevano abbinarli al proprio abito, all'umore del giorno o all'occasione, e ne possedevano spesso intere collezioni.

Spilloni primi 900

Da accessorio di moda ad arma di autodifesa

Con l'emancipazione femminile e la maggiore libertà di movimento delle donne, che iniziavano a viaggiare da sole sui mezzi pubblici, gli spilloni assunsero anche un ruolo inaspettato: quello di strumento di autodifesa. La loro punta affilata e la lunghezza notevole li rendevano un'arma efficace contro stupri e molestie che, purtroppo, erano diffusi. Questa "nuova" funzione generò addirittura una sorta di "Panico da Spillone" nei primi anni del '900, con alcune città che cercarono di regolamentarne la lunghezza per ragioni di sicurezza pubblica.

 

 

Spilloni anni Trenta

Tuttavia, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'esigenza di materiali per lo sforzo bellico e i cambiamenti nella moda, che portarono a tagli di capelli più corti e cappelli più piccoli, segnarono il declino degli spilloni da cappello. Divennero più corti e in materiali a volte più poveri, ma sopravvissero sino agli anni Cinquanta. 

Oggi sono decisamente un ricordo del passato (forse l'ultima a usarlo seriamente è stata la regina Elisabetta per il suo 90esimo compleanno1).

collezione di spilloni

Il fascino del collezionismo

Oggi, gli spilloni da cappello sono molto ricercati da antiquari e collezionisti in tutto il mondo. Il loro valore non è solo economico, ma anche storico e artistico. Collezionare spilloni è come mettere insieme un piccolo pezzo di storia della moda e della società.

La testa dello spillone è l'elemento chiave per ogni collezionista: può avere le forme più disparate: animali, fiori, figure umane, simboli o semplici forme geometriche.

Gli spilloni riflettono le tendenze artistiche del loro tempo. È possibile trovare esemplari in stile Art Nouveau, con motivi floreali, o in stile Art Déco, con linee geometriche e colori vivaci.

Collezionare spilloni da cappello non è solo una passione per gli oggetti belli, ma anche un modo per connettersi a un'epoca passata, in cui un semplice accessorio di moda poteva racchiudere eleganza, indipendenza e un pizzico di ribellione.