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4. Le immagini

4.1 Una scelta di contenuto

Fondamentale è, ovviamente, anche la scelta delle immagini. Esse non sono puramente decorative, ma veicolano dei messaggi, anche quando si tratta effettivamente di immagini puramente decorative!
Una barra separatrice formata da una sfilza di fiorellini, come quelle che andavano tanto di moda sul web fai da te degli esordi, comunica frivolezza, gioia, leggerezza, amore per la natura. Ve la immaginate su un sito che raccoglie fondi per sostenere i paesi del Terzo Mondo?

Ogni immagine, disegno o foto che sia, evoca delle situazioni, delle emozioni, dei significati.
Molto spesso sui siti aziendali, indipendentemente dall'oggetto del proprio business, ci sono foto di persone sorridenti; in genere uomini in giacca e cravatta, ma a volte anche donne: sono figure iconiche del manager o del capofamiglia, sorridente perché ha trovato la soluzione, perché grazie a quel sito ora la sua vita è migliorata, o ha raggiunto il successo. Questo vale sia che il sito tratti di macchine a controllo numerico, di database relazionali, di cancelli automatici o di spesa a domicilio.
Altro esempio. Dei fumetti su un sito divulgativo di medicina possono comunicare un senso di semplicità, di vicinanza, un invito a non lasciarsi intimidire dai nomi difficili di farmaci e malattie, perché i medici di quel sito sono pronti a spiegarti tutto con parole semplici e ad aiutarti ad affrontare i problemi.

4.2 Metafore e immaginario

Ci sono poi le immagini metaforiche: una finestra aperta con un raggio di sole che filtra evoca speranza; una finestra chiusa o un muro evocano chiusura, mancanza di libertà o di prospettive.
Anche in questo caso non è possibile fare una tabella di immagini e corrispondenti significati; va poi valutato bene il contesto, perché la stessa immagine può assumere significati diversi secondo il contesto o anche la sensibilità e l'immaginario del lettore/navigatore. Quest'ultimo è un elemento variabile e non controllabile (probabilmente l'immagine di una pista da sci evoca dolore a chi è in ospedale in seguito a una brutta caduta, mentre fa pensare alle vacanze e al divertimento chi scia bene); l'unico consiglio è, in caso di dubbio, formare un piccolo gruppo (anche di amici e conoscenti) da sottoporre a un test, con domande precise, magari a risposta multipla, e valutare poi dai risultati se il messaggio che intendevamo comunicare è arrivato a destinazione oppure no.

4.3 Pesi e formati

Se sulla carta stampata una pagina bianca con scritte nere "pesa" esattamente quanto una pagina piena di immagini (in termini di fruibilità, non certo di costi di stampa!), sul web invece non è così: le immagini pesano (il colore, per fortuna, no). Più sono grandi e definite, più le immagini richiederanno del tempo per essere visualizzate sul monitor del vostro utente. Anche se linee ADSL e fibre ottiche cominciano a diffondersi, non dimenticate l'utente meno tecnologico, i colli di bottiglia della rete, insomma il peggiore dei casi. Quindi, usate pure le immagini, ma calcolate anche il peso complessivo della pagina, che non dovrebbe superare i 50 Kb. Nel calcolo, ovviamente, bisogna tener conto anche di tutte quelle parti grafiche come logo, bottoni, banner, pulsanti, barre e simili. Piuttosto, per movimentare la grafica, usate il colore, con gli accorgimenti visti prima.

Le immagini animate attirano inevitabilmente l'attenzione; usatele con parsimonia e solo se siete sicuri di voler attirare l'attenzione proprio su quella parte della vostra pagina web; in ogni caso, non più di una o due per pagina.
Altro problema riguarda il formato e la compatibilità. Una gif animata può essere più pesante e meno fluida di una immagine in Flash, ma quest'ultima ha bisogno del plug-in per essere visualizzata; tenete conto che di Flash esistono varie versioni e bisogna aggiornare sempre il plug-in per vedere le immagini realizzate nell'ultima versione. Una gif animata si vede con qualsiasi browser, anche quelli molto vecchi.