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L'iconismo delle didascalie

Cettina Lenza (1982) ci avverte che

Il testo grafico rivela una natura verbo-iconica, manifestata dalla compresenza di un'immagine e di scrittura che, sotto forma di testo, didascalia, titolo, ecc. vi si trova variamente combinata. Anzi è proprio l'insieme dei rapporti che si stabiliscono tra tali due componenti ad arricchire le possibilità semantiche del testo grafico. [...] L'atto dello scrivere equivale a "iconizzare" il linguaggio, a "mettere in immagine" il messaggio verbale.

 

Siamo quindi di fronte a un "iconismo minimale" da non trascurare nell'analisi di queste tre opere: le didascalie di La trahison des images e di La clef des songes sono scritte, come ho già detto, con la classica calligrafia da scuola elementare di una volta, con la esplicita funzione di veicolare il messaggio con chiarezza e semplicità "elementari"; mentre in Les mots et les images abbiamo la compresenza di caratteri da stampa e scrittura manuale, secondo un rapporto di metalinguaggio e linguaggio-oggetto.